bonus ristrutturazioni 2020

Bonus ristrutturazioni 2020: rimborsi fino al 110%

Bonus ristrutturazioni 2020: come funziona e come si presenta la domanda? Per quali lavori è possibile ottenere un rimborso? Scoprine di più

Il bonus ristrutturazioni 2020 fa parte di uno degli incentivi che lo stato ha messo a disposizione dei cittadini nel decreto Rilancio. Lo stesso che prevede il bonus bici e monopattini, di cui abbiamo parlato di recente.

Bonus ristrutturazioni 2020: come funziona?

Il bonus ristrutturazioni 2020 è nato con lo scopo di agevolare i cittadini che hanno intenzione di migliorare la classe energetica della propria abitazione. Ma anche tutti coloro che vogliono mettere in sicurezza la propria casa. E, a quanto pare, tutto questo sarebbe a costo zero. L’aliquota, infatti, raggiunge il 110%.

Per poter vedere la domanda di rimborso accettata, è necessario che sia presente un miglioramento di almeno due classi energetiche nello stabile in cui vengono effettuati i lavori. Se questo non dovesse essere possibile, è indispensabile che si riesca a raggiungere la classe energetica più alta. Al termine dei lavori, bisognerà dimostrare ciò che è stato fatto attraverso la presentazione dell’APE, ossia l’Attestato di Prestazione Energetica.

I lavori realizzati sulla prima casa potranno essere rimborsati in toto in cinque tranche di pari importo. Ad esse, inoltre, si potrà ottenere un bonus extra. Questo bonus sarà erogato sotto forma di detrazione fiscale. Non aspettatevi, quindi, un bonifico a fine mese. In alternativa, è possibile richiedere che il rimborso venga ceduto alla banca che ha concesso il finanziamento per i lavori o all’impresa che realizza la ristrutturazione. Attraverso quest’ultima opzione, il credito verrà ceduto ma lo sconto verrà riportato direttamente nella fattura.

Bonus ristrutturazione 2020: quali lavori comprende?

Innanzitutto è indispensabile che tutti i lavori siano eseguiti dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2012. Per ottenere il rimborso, inoltre, è necessario certificare che queste opere riguardino la prima casa e che siano delle migliorie volte al:

  • miglioramento efficienza energetica;
  • montaggio di un impianto fotovoltaico;
  • opere volte alla diminuzione del rischio sismico;
  • installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici;
  • isolamento termico di superfici opache orizzontali e verticali.

L’importo totale delle spese non deve essere superiore ai 60.000 euro. Tale cifra vale per singola unità immobiliare. Nel caso in cui si dovessero intraprendere lavori di migliorie per più di un immobile, la somma potrà essere moltiplicata per il numero delle unità coinvolte.

Potranno beneficiare di questo bonus ristrutturazione 2020 anche gli interventi effettuati nelle parti comuni degli edifici ma solo per quel che riguarda il rimpiazzo dei vecchi impianti di climatizzazione invernale con nuovi impianti centralizzati per il riscaldamento o per la somministrazione di acqua calda sanitaria a condensazione. Per questa eventualità, tuttavia, il totale delle spese non deve superare i 30.000 euro. Ad esso potrà essere applicato lo stesso principio della moltiplicazione descritto in precedenza.

E’ possibile richiedere un rimborso per una spesa massima di 30.000 euro anche per gli interventi effettuati nelle case unifamiliari che vogliono sostituire i vecchi impianti di climatizzazione invernale cin dei nuovi impianti di riscaldamento che funzionano con la pompa di calore.

Se, invece, si ha intenzione di installare un nuovo impianto fotovoltaico da connettere alla rete elettrica, l’importo massimo per cui richiedere il rimborso al 110% è di 48.000 euro.

Da tenere bene a mente: il bonus ristrutturazioni 2020 non vale per le seconde case.

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