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Il compost fai da te è un ottimo sistema per trasformare moltissimi rifiuti che produciamo tutti i giorni in cucina in un ottimo concime organico da dare alle nostre piante.
Ma come si può realizzare in casa? Quali sono i materiali da utilizzare e quali, invece, è meglio evitare? E’ meglio acquistare una compostiera oppure realizzarne una fai da te?
Indice
Il compost fai da te è un modo molto semplice ed immediato per riciclare i rifiuti alimentari che scartiamo ogni giorno in cucina e trasformarli in un eccellente concime naturale per le piante del giardino o del balcone.
Ma quali sono gli elementi che possiamo compostare? Vanno benissimo per l’occasione:
E’ possibile gettare nella compostiera, ma con molta più moderazione, anche:
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Se la tua idea è quella di realizzare un compost fai da te, devi comunque tenere a mente che ci sono elementi che dovrebbero essere evitati. E, quindi, non potrai riciclarli per il tuo terriccio organico.
Mi sto riferendo a materiali come:
Il compost fai da te è un’operazione che richiede una buona dose di pazienza. Se la tua idea è quella di gettare i materiali nel luogo preposto e sperare che dopo una settimana il tuo terriccio organico sia pronto per essere usato, ti stai sbagliando di grosso.
Il tempo necessario affinché i batteri, le muffe e gli insetti trasformino i nostri alimenti in ottimo concime naturale è di almeno 6 mesi. Ma le tempistiche potrebbero aumentare in modo esponenziale (fino a 9 o 12 mesi) in base alla tipologia di materiali utilizzati e alle loro dimensioni.
Esistono dei trucchi molto semplici che possono aiutarti ad accelerare il compost fai da te e a fare in modo che si riduca il tempo di maturazione del concime organico:
Dal momento che nella compostiera andremo a versare alimenti naturali che dovranno marcire prima di trasformarsi in concime organico, è indispensabile mettere in preventivo che quale odore ci sarà .
La soluzione migliore è quella di posizionare la compostiera in un luogo che non dia troppo fastidio. Come, ad esempio, un angolo del giardino o uno spazio del balcone non troppo vicino alle finestre.
Nel caso in cui la puzza dovesse diventare difficile da tollerare, ti consiglio di fare attenzione alle proporzioni che citavo prima. Ossia due parti di umido e una di secco. All’occorrenza, quindi, aggiungi foglie secche e legnetti oppure innaffia con dell’acqua.
Esistono diverse tipologie di compostiere da utilizzare per l’occasione. Prima di procedere all’acquisto, tuttavia, è bene verificare quale sia il modello migliore in base alle proprie esigenze.
Le compostiere da giardino in materiale plastico sono quelle più diffuse in commercio. La loro forma è molto simile a quella di un cassonetto e l’apertura è posta sulla parte superiore. La posizione migliore in cui metterla è in luogo non troppo esposto al sole in estate (altrimenti rischierai che si secchi tutto con le alte temperature) e in un posto mite in inverno (altrimenti i microrganismi non potranno procedere con la loro attività).
Si tratta di un cassone realizzato completamente in legno, al cui interno si possono gettare gli elementi da compostare. L’unica pecca di questo box è che non è dotata di coperchio e, di conseguenza, è necessario ricoprire sempre il tutto con dei sacchi in tela o con del materiale secco, onde evitare incursioni di animali.
Le compostiere da balcone sono generalmente in materiale plastico ma differiscono da quelle per il giardino per le dimensioni piuttosto contenute. Prima di posizionare il box in terrazzo, è opportuno valutare la possibilità di mettere un sottovaso, in modo da evitare eventuali perdite di liquidi provenienti dagli avanzi di cibo o, comunque, da materiale umido.
Ultimo aggiornamento 2023-12-04 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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