scuola materna

Scuola materna: come scegliere?

Come scegliere la scuola materna? Quali sono le cose che non devono proprio mancare? Alcuni consigli utili per evitare di impazzire.

La scelta della scuola materna è probabilmente uno degli step obbligati quando tuo figlio inizia ad avvicinarsi ai 3 anni di età. A prescindere che tu abbia scelto o meno di portarlo all’asilo nido, l’iscrizione agli istituti d’infanzia rappresenta per tutti i genitori una tappa che segna la fine di un’era e l’inizio di un’altra.

Il tempo trascorso qui, infatti, segna l’inizio di un nuovo tipo di insegnamento che, piano piano diventerà con il passare degli anni sempre più approfondito. Il rapporto genitori e insegnanti sarà diverso rispetto a quello a cui eri abituata al nido. E le attività proposte durante le lezioni saranno più impegnative per il piccolo.

E’ per questo che la decisione può rivelarsi in molti casi una vera e propria impresa. Soprattutto se sei alle prese con questo problema per la prima volta. Ecco qualche consiglio utile che ti aiuterà a non impazzire.

La vicinanza

Si, ok, sarà banale. Ma è un parametro che ti conviene inserire tra le priorità al momento della scelta. Soprattutto nel lungo periodo. Siamo tutti d’accordo che vorremmo che nostro figlio avesse il meglio del meglio ma dobbiamo fare anche i conti con la realtà.

Scegli una scuola materna che sia vicina a casa o alla tua sede di lavoro. O a metà strada tra l’una e l’altro. Lo dico per una questione di praticità. Svegliarsi alla mattina un’ora prima ed attraversare la città in mezzo al traffico per portare il tuo bambino alla scuola xy e poi andare al lavoro può andare bene per qualche giorno. Se hai alti livelli di pazienza, forse durerai qualche settimana. Poi l’esaurimento nervoso è dietro l’angolo.

Considera che l’anno scolastico va da settembre ai primi di giugno. Si tratta di ben 9 mesi all’anno, se non di più, che passerai a correre da una parte all’altra durante le ore di punta per portare tuo figlio proprio là. Levatacce alla mattina presto e code infinite in macchina comprese. Sei sicura che ne vale davvero la pena?

Grandezza degli spazi interni

I bambini hanno bisogno di correre, giocare, esplorare. E’ fondamentale, quindi, scegliere una scuola materna che sia in grado di mettere a disposizione dei piccoli alunni degli spazi in cui possano crescere, confrontarsi con i propri compagni e sfogare tutta la propria creatività.

Fissa un appuntamento con le maestre, visita le aule e accertati con le insegnanti del numero effettivo dei bambini per sezione. Per intenderci, una classe può anche non essere grandissima e ospitare un numero adeguato di persone. Diverso discorso che l’istituto mette a disposizione sale da 60 mq2 e dentro ci fa stare 50 bambini.

Il giardino

La scuola materna con il giardino ha sicuramente qualche punto in più rispetto alle altre. Insegnare ai bambini fin da piccoli a stare all’aria aperta è sicuramente una delle scelte più responsabili che possiamo fare noi genitori.

Assicurati che gli spazi esterni siano tenuti sempre puliti, i cancelli ben chiusi durante le attività scolastiche e i giochi funzionanti. Vedrai come il tuo piccolo si divertirà a trascorrere il tempo con i suoi amichetti lasciando le foglie in aria, rotolandosi nell’erba e giocando a nascondino dietro alle piante.

Arredi funzionali

Ammetto che prima di portare mia figlia all’asilo nido non aveva mai fatto caso alla tipologia di arredamento presente nelle aule. Tuttavia, dopo qualche settimana, mi sono dovuta ricredere.

L’arredo funzionale a portata di bambino è un aspetto da non trascurare (lo abbiamo visto, ad esempio nel caso del Lettino Montessori fai da te). In questo modo, infatti, il piccolo si abitua ad agire in completa autonomia. E questo è utile sia per le sue fasi di apprendimento, sia per l’ordine della tua casa.

Pensa, ad esempio, al fatto che lui si abitui ad aprire il cassetto della cucina per prendersi un cucchiaio e poi lo richiuda. Lui si sentirà più sicuro e tu, magari, non dovrai passare l’intera giornata a corrergli dietro per chiudere porte, raccogliere cose da terra e riordinare. Più di quello che fai generalmente, intendo. Anche perché ricordiamoci che questo tipo di mobili aiuta, ma non fa miracoli.

Orientamento pedagogico

L’orientamento pedagogico è sicuramente un fattore determinante nella scelta. Ci sono genitori che propendono per la filosofia Steineriana mentre altri preferiscono la Montessori. In altri casi ancora, invece, si preferisce optare per una scuola internazionale.

A meno che voi non abitiate in una grande città, è difficile trovare degli istituti che abbiamo ricevuto l’accreditamento del Comune e il riconoscimento come istituzione funzionante per questi di pedagogie. Se fai parte anche tu di una realtà cittadina che non dispone di soluzioni di questo tipo, ti consiglio di andare agli open della scuola materna e capire quale sia il metodo di apprendimento utilizzato dagli insegnanti.

Non è detto, infatti, che una scuola materna comunale non possa adottare la filosofia Montessori. Come non è scontato trovarsi bene solo negli istituti privati che propongono solo un’educazione Steineriana. Tieni a mente che il vero successo è quello di trovare una soluzione in cui il bambino si trovi bene e che sia stimolato nel gioco e dell’apprendimento. E in cui voi genitori possiate sentirvi tranquilli. Tutto il resto è un surplus.

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Il personale

Altro elemento molto importante da valutare prima dell’iscrizione alla scuola materna è il personale presente all’interno. Le educatrici presenti devono essere in un numero adeguato da poter seguire in tranquillità i bambini. Non solo. Il rapporto tra maestre e piccoli alunni dovrebbe essere proporzionato affinché vengano sviluppate delle affettività tra loro.

Il sorriso della maestra che accoglie in classe tuo figlio alla mattina è indispensabile affinché lui torni volentieri a scuola. Così come la possibilità che il piccolo prenda come riferimento la sua insegnate per confidargli che, ad esempio, c’è qualcosa che non va. Mai sottovalutare l’aspetto umano. E’ di gran lunga più importante di qualsiasi lezione “tradizionale”.

L’importanza al bambino

Grande importanza deve essere data al bambino. Cerca di capire se la scuola materna che hai di fronte è più interessata a completare il programma scolastico in tempi brevi piuttosto che cercare di rispettare l’identità degli alunni.

In ogni classe ci sarà il bambino che è più portato per la lettura delle favole e quello che ama correre. Ognuno di loro deve essere seguito in egual modo e a ciascuno di essi devono essere date le medesime attenzioni.

Il coinvolgimento dei genitori

Io faccio parte di quella categoria di mamme a cui non piace molto il coinvolgimento dei genitori nelle attività scolastiche. O meglio, amo partecipare alla recita di mia figlia a scuola. E anche alle feste organizzate dall’istituto e dedicate a fare in modo che genitori e bambini passino qualche ora insieme alle maestre. Ma poi basta. Mi fermo qui.

Quando si è trattato di vedere le scuole materne per la mia piccola, ho fatto in modo di accertarmi che fossi coinvolta il meno possibile. E, così, ho bocciato a più pari quelle che mi proponevano delle riunioni genitori e ingegnanti con appuntamento settimanale e quelle che volevano 4 rappresentanti di classe per classe (per 15 bambini totali, ma è legale?). Così come quelle che avevano l’obiettivo di fare una festa a scuola ogni settimana e chiedevano aiuto ai genitori per gli allestimenti.

A parte questo mio lato asociale, ti consiglio di valutare bene la situazione, anche in base alle tue esigenze lavorative. Se come genitore ti viene richiesto un impegno che sai già di non riuscire a rispettare, conviene avvisare subito. E, nel caso in cui non gli vada bene, inizia ad optare per qualche altra scuola. Meglio essere chiari fin da subito che ritrovarsi dopo qualche mese nella morsa di festicciole, comitato genitori e riunioni come se non ci fosse un domani. Soprattutto se non hai tempo da dedicarci.

La mensa

Altro punto da non sottovalutare è la mensa. Soprattutto se la piccola si ferma lì a pranzo. Valuta bene quali siano gli spazi adibiti al pranzo dei piccoli. E quanti di loro mangeranno insieme. Sono previsti diversi turni?

Nel caso in cui la struttura a cui ti sei rivolta non abbia una cucina interna, informati su quale sia il catering a cui hanno deciso di appoggiarsi. E, soprattutto, se vengono fatti dei menù personalizzati per bambini. Quest’ultimo aspetto può essere davvero utile, soprattutto se tuo figlio ha qualche tipo di allergia alimentare certificata o abbia la necessità di seguire qualche dieta particolare (come nel caso del diabete di tipo1).

L’inserimento

L’inserimento è uno dei momenti più complessi da affrontare al momento dell’inizio di una nuova scuola perché segna il distacco del bambino dai genitori. E, se con questo passaggio all’asilo nido hai dovuto portare un bel po’ di pazienza, metti in preventivo che dovrai iniziare d’accapo anche questa volta.

Certo, tuo figlio sarà più grande rispetto a prima, ma avrà maggiore consapevolezza di quello che sta accadendo. E, soprattutto, sa perfettamente che si tratta di una situazione del tutto nuova, con compagni di classe che non conosce e maestre che non ha mai visto. La scuola materna dove lo vuoi iscrivere come ha intenzione di effettuare l’inserimento?

Gli orari

Anche gli orari possono rivelarsi un punto ostico al momento della scelta della scuola materna. Valutati tutti i consigli che vi ho dato nei paragrafi precedenti, da persona pratica e pragmatica che sono, non potevo di certo trascurare il momento di ingresso e di uscita dei pargoli.

Ci sono alcune scuole che consentono l’ingresso in una fascia oraria che può dilungarsi fino a un’ora. Per l’uscita vale lo stesso discorso. Al momento della scelta della scuola materna, non dimenticarti di valutare se riesci a incastrarti con il lavoro.

Io e il mio compagno, ad esempio, abbiamo degli orari di lavoro piuttosto variabili. Di conseguenza, abbiamo dovuto chiedere all’istituto di prevedere l’ingresso e l’uscita della bambina un po’ più tardi alla mattina. Se non fossero riusciti a garantirci questa opportunità, saremmo stati costretti a non procedere nemmeno con l’iscrizione. Non dimenticare: la parola d’ordine è compromesso, tra le vostre esigenze e quelle di vostro figlio. Altrimenti rischiate di uscirne pazzi.

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