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Traslucenza nucale: quando si fa e quanto è attendibile?

Che cos'è la traslucenza nucale o Bi-Test? Come funziona e quali sono i valori di riferimento? E' pericoloso? Dove si fa e quanto costa?

Se sei incinta e hai già avuto modo di fare la prima ecografia in gravidanza, la ginecologa ti avrà sicuramente parlato di un altro esame da effettuare nel corso delle prossime settimane: la traslucenza nucale.

Ma di cosa si tratta e perché è consigliabile farla? In quali strutture puoi prenotare per fissare questa ecografia di controllo e quanto costa?

A cosa serve l’esame della traslucenza nucale?

L’esame della traslucenza nucale serve a stimare il rischio di presenze di anomalie cromosomiche nel feto (come la Sindrome di Down e la Sindrome di Edwards) ma anche altre problematiche di tipo genetico come le malformazioni cardiache.

Questa analisi viene chiamata anche Bi-Test perché viene accompagnata da un esame del sangue che verifica i livelli dei due ormoni della gravidanza. Il referto del prelievo viene poi confrontato con quello dell’ecografia per ottenere una stima del rischio quanto più precisa possibile.

Come si effettua l’esame della traslucenza nucale?

L’esame della traslucenza nucale si presenta come una normale ecografia. Alla mamma viene chiesto di sdraiarsi nel lettino e di scoprire la pancia, dove le verrà versato il gel. Questo esame avviene per via addominale, infatti, non per via transvaginale.

Durante il monitoraggio del feto, il dottore verificherà lo spessore della quantità di liquido presente sotto la pelle nella nuca del feto. In genere un valore considerato normale è compreso tra gli 1,1 e i 1,4 mm. Uno spessore maggiore decreta la presenza di anomalie cromosomiche o genetiche.

Il medico, inoltre, controllerà durante questa ecografia anche l’osso del naso: nel caso in cui non dovesse essere presente in questo momento della gravidanza, è possibile che il bambino sia affetto da sindrome di Down.

La durata della visita è di circa 30 minuti. Tuttavia, potrebbe durare di più nel caso in cui il feto sia posizionato in modo da non farsi vedere bene. In questo caso, però, alla mamma viene chiesto di ridere, tossire o mangiare qualcosa per fargli cambiare posizione. Un’altra opzione che può prolungare la durata dell’esame è data dalla situazione di forte sovrappeso della donna, che può rendere difficoltoso ottenere delle immagini nitide.

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Quando fare la traslucenza nucale e Bi-Test?

Questo esame può essere fatto esclusivamente dalla settimana 11 alla 13+6. I risultati pervenuti prima o dopo questo periodo potrebbero risultare sfalsati e invalidare l’esito.

In genere viene eseguito prima il prelievo di sangue e, dopo qualche giorno, viene fissata l’ecografia. In questo modo, quando si arriva pronti ad eseguire l’esame diagnostico, è possibile portare al medico il referto delle analisi del sangue.

Quali sono i valori?

Partiamo dal presupposto che ogni donna è un paziente a sè. Non esistono, quindi, dei valori che siano uguali a tutti. Durante questo esame vengono presi come parametri di riferimento i valori del sangue e lo spessore del liquido sotto la pelle nelle nuca del bambino.

Questi dati vengono poi inseriti in un software dove verranno associati all’età della mamma, il peso, l’etnia, l’abitudine al fumo, etc. Il programma elettronico elaborerà i dati inseriti fornendo una stima di rischio per la presenza di anomalie genetiche o cromosomiche.

Il rischio è ridotto se inferiore a 1 su 250 (ad esempio 1:500, ma va bene qualsiasi numero superiore a 250). Il rischio è alto se superiore a 1 su 250 (ad esempio 1:200 o, comunque, qualsiasi numero inferiore a 250).

Cosa succede se il rischio è alto?

Nel caso in cui il dottore dovesse stimare un rischio alto, verrà proposto alla futura mamma di procedere con degli esami più invasivi come l’amniocentesi o la villocentesi che approfondiranno la situazione.

Non dimenticare che questo esame è in grado di produrre solo una stima di rischio e non fornisce certezze concrete al 100%. Ma, d’altronde, nemmeno gli altri due sono in grado di fornire esiti certi.

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Quanto è affidabile il Bi-Test?

Attraverso la sola ecografia è possibile individuare fino all’80% dei feti con problemi genetici o cromosomici. Il falso positivo, di solito, si attesta attorno al 5%. Ma combinando l’analisi dell’ecografia con il prelievo di sangue si arriva ad un’affidabilità del 90%.

Nel caso in cui durante l’esame venga controllato anche l’osso del naso, l’affidabilità sale al 95% con un potenziale falso positivo del 3%.

La traslucenza nucale è rischiosa per mamma e bambino?

Assolutamente no. Non è pericoloso né per la salute della mamma, né tanto meno per quella del bambino. Sottoporsi a questo esame, quindi, non espone ad un rischio di aborto.

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Il Bi-Test è obbligatorio?

La traslucenza nucale è un esame diagnostico che viene raccomandato dalla ginecologa, in special modo se l’età della futura mamma è superiore ai 35 anni. Tuttavia, non è obbligatorio. Sta ai futuri genitori, quindi, decidere se sottoporsi a tale visita oppure no.

Nel caso in cui la mamma fosse interessata a sottoporsi a questo esame, è necessario che venga richiesto dal ginecologo.

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Dove sottoporsi alla traslucenza nucale?

Il Bi-Test è un esame a pagamento che può essere fatto sia in ospedale che in un poliambulatorio. A patto che al suo interno ci sia personale professionale certificato dalla Fetal Medicine Foundation di Londra (ossia l’ente che ha messo a punto tale esame diagnostico).

Quanto costa?

Nel caso in cui preferissi eseguire questo esame in ospedale, ti consiglio di contattare prima il tuo medico di base e di prescriverli l’impegnativa per questo esame. In questo modo riesci a risparmiare un bel po’ e pagare circa 60 euro tra ecografia e prelievo. Tuttavia, il prezzo può variare da ospedale ad ospedale.

Nel caso in cui non trovassi disponibilità in ospedale o, in alternativi, preferisci comunque farti seguire da un centro privato, sappi che i prezzi aumentano (e non di poco). Si parla, circa di 200 euro per ecografia e 70 di bitest. Ma, anche in questo caso, i costi possono variare di molto da centro a centro.

Foto di MART PRODUCTION da Pexels

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